Il Castello di San Pelagio è chiamato anche Villa Zaborra dal nome dei Conti Zaborra che ne sono i proprietari dal 1700. Il corpo centrale è costituito da una torre medioevale del ‘300 con merlature intatte. Questo splendido monumento nazionale è contornato da un parco molto articolato con giardino principale, giardino segreto, carpini centenari, brolo, peschiera e ghiacciaia. Famosa è la collezione di rose antiche ed inglesi ed una antica vasca termale risalente all’epoca tardo romana venuta alla luce durante i lavori di restauro. Dal 1980 è adibito a “Museo dell’Aria e dello Spazio” in omaggio a Gabriele d’Annunzio che da qui partì con la sua squadriglia aerea veneta per lanciare su Vienna i volantini che invitavano alla resa. All’interno sono esposti oltre 300 modelli di aerei, dirigibili, mongolfiere, divise d’epoca, manichini e motori che ripercorrono la storia del volo dalla mitologia ai giorni nostri. Ampio spazio è dedicato anche alla conquista dello spazio dove si può ammirare la “Vela solare”, un’astronave sperimentale costruita dagli ingegneri dell’Università di Padova, e le immagini della sonda spaziale Giotto. Il Castello di San Pelagio, unico in Europa per la sua collezione aeronautica. Il castello, costruito dai Carraresi per scopi difensivi, divenne proprietà dei Conti Zaborra alla fine del 1600. Intorno alla torre medievale è sorto il complesso il cui aspetto attuale, tipico della villa veneta, è della fine del XVIII secolo. Una delle cose più strane riferite a questo castello e al suo fantasma è che nessuno del castello ha mai riferito alcun particolare sulla sua esistenza, e per quanto si facciano domande, i proprietari non lasciano trapelare nulla. La sola cosa che sono contenti di affermare è che il fantasma esiste, ma è una invenzione per divertire i bambini, nulla più. la realtà però è abbastanza diversa da quanto i proprietari del castello vogliono far credere. Perchè, infatti, denominare una stanza -del fantasma-, se non esiste nessun fantasma? Da sempre i labirinti nascondono incredibili segreti, e il labirinto del castello di San Pelagio nasconderebbe proprio un fantasma. Si dice infatti che tra l'intrico fitto delle siepi possa capitare di sentirsi inseguiti" da una presenza anonima e silenziosa, che si nasconde tra i rami degli alberi e osserva la gente. Pochi l'hanno visto, ma quelli che l'hanno incontrato hanno descritto lo spettro come una strana macchia luminosa che si muoverebbe lentamente, seguendo i visitatori che si avventurano nel labirinto. Non è una presenza aggressiva, tenderebbe anzi ad essere spaventata dalla gente, e osseNerebbe le persone che cercano l'uscita del labirinto. Si sente quasi "persa". Potrebbe sembrare quasi una nuvola di moscerini (così l'han descritta quelli che l'hanno vista), ma incredibilmente luminosa. Però qualcosa stona: il labirinto è stato edificato nel 2000, mentre la presenza appare dal 1950. In effetti, il fantasma ha sempre abitato quel preciso luogo del giardino del Castello di San Pelagio, nel quale, molto prima che venisse edificato il labirinto, esisteva una cappellina immersa nel verde, nella quale erano tra l'altro collocate le tombe degli antichi proprietari del castello, ora traslate in altro luogo più consono. Nella foto qui a fianco potete vedere gli alberi che nascondono la vecchia cappellina. |
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